Avete mai sentito parlare di questo prodotto? È un dolce tipico della Valtellina, originario della città di Sondrio, chiamato anche Pan di fich o panettone Valtellinese. Quest’ultimo nome riporta alle origini, in quanto la bisciola in tempi antichi costituiva la pietanza dolce delle feste delle popolazioni povere del territorio valtellinese.
Questi sembrano essere i fatti reali, mentre la leggenda narrata è ben diversa.
Si racconta infatti che verso la fine del XVIII secolo, Napoleone, trovandosi in Valtellina, diede compito a un cuoco del territorio di fargli assaggiare un dolce che racchiudesse tutti gli ingredienti tipici valtellinesi. Nacque così questa pagnotta piena di frutta secca e miele.
Sappiamo tutti che è solo un racconto, tant’è che pare che Napoleone non sia neanche mai transitato in Valtellina.
Fatto sta che gli ingredienti principali sono proprio noci, uvetta, fichi secchi, burro e farina di grano saraceno. Un vero e proprio concentrato di vitalità, energia e golosità allo stesso tempo.
Dal 2013 la Bisciola è tutelata dal Marchio Collettivo Geografico (MCG) e data la sua eccezionalità, è stata inserita nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
Questo dolce di umili tradizioni è diventato un prodotto per tutti, perfetto da consumare a merenda con una tazza di the o da portare in un’escursione per darsi la giusta carica.
Nel periodo natalizio i più ghiotti amano accostare la bisciola con una crema al mascarpone. Il lieto fine delle giornate più dolci dell’anno.